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La parola "coriandolo"

La parola "coriandolo"

Il coriandolo (in inglese coriander, in spagnolo cilantro) è una pianta che produce frutti, simili a quelli del pepe, che si usano nelle preparazioni farmaceutiche e per aromatizzare cibi e bevande. Perché, allora, in italiano, il termine è anche usato per indicare i piccoli pezzetti di carta colorata che si è soliti lanciare a Carnevale?

Anticamente a Carnevale era consuetudine lanciarsi di tutto: palline di fango, fiori, monete, arance (se non lo conoscete, ándate a cercare qualche filmato del Carnevale di Ivrea, in cui si mette in scena una vera e propria battaglia delle arance), ma soprattutto confetti fatti di semi di coriandolo rivestiti di zucchero (da qui il nome coriandoli).

Successivamente lo zucchero fu sostituito dal meno costoso gesso e, alla fine del XIX secolo, al posto di quei pericolosi confetti si iniziarono a usare delle palline o dei dischetti di carta che sono i coriandoli così come li conosciamo oggi. 

Si noti che in molti paesi il termine tuttora usato è quello che indica il prodotto originario: confetti in inglese, confettis in francese, confeti in spagnolo, Konfetti in tedesco.